Dunque dunque…dov’eravamo?
Oggi sono andata al colloquio in quel ristorante di Times Square. Ho preso la metro e la linea R mi ha portato giusto a destinazione. Times Square è un gran casino, consentitemi il termine! Luci, colori, odori, razze, pensieri e spunti ti assalgono da ogni dove. Non hai tempo di pensare a te, pensi subito in maniera globale. E questo è magico. Anche la cheesecake che mangio in quarantuaduesima e Broadway è magica: poco leggera, non di nicchia, ma succulenta più degli gnocchi di mia madre. Devo portarne un pezzetto al portiere dell’ostello, me ne sarà grato insieme agli scarafaggi che lo popolano ( l’ostello, non il portiere).
In Times Square c’è questo ristorante, il South Pizza, che cerca cameriere bilingue, non importa se la seconda lingua sia l’aramaico o l’italiano, conta che la prima sia l’inglese.
Ovviamente io l’inglese lo parlicchio, ma conosco meglio il napoletano, o il milanese. Provo a vendermi: la vita è o non è tutta una questione di marketing? Entro, sfoggio il mio sorriso più smagliante e alle quattro del pomeriggio mi fanno un test: devo preparare della pasta per la pizza. Va bene, vengo da Napoli, datemi gli ingredienti. Mi danno gli ingredienti, ma al termine della lavorazione dico che dovranno aspettare un paio d’ore per la lievitazione. Mi dicono che sono assunta. In spagnolo, perchè l’inglese lo sanno come o peggio di me. Chiedo se il lavoro sia come cuoca o come cameriera, io preferisco la seconda, per via delle mance. Mi rispondono che cercano una cameriera. Non ho osato chiedere perchè mi hanno fatto preparare pizza come test, anzichè servire ai tavoli o farmi un quiz in inglese. Solo più tardi mi hanno detto che uno dei due pizzaioli si era licenziato ed io potevo essere un jolly all’occorrenza. Tutto questo sempre in spagnolo. I proprietari sono messicani. Comincio a pensare che qui sono tutti matti ma va bene. Ho bisogno di lavorare, subito.
Inizio domani, speriamo bene.
Ah ho letto che non si è dimesso, che vi dicevo? è un giocoliere. Avete presente il gioco delle tre carte ? Quello dove vince sempre il banco? Bene, lui è il banco. Non importa che sia l’Europa a battere cassa.
Ora vi saluto, stasera vado a ballare con un amico e ho voglia di folleggiare.
See you!